martedì 30 maggio 2017

Chiudo la porta... ma non a chiave!

Settimana straordinaria!

In che senso?


In tutti i sensi! Questa settimana non posterò sul mio blog perché, rullo di tamburi... sono in vacanza!

E non è finita qui: sono in vacanza, per festeggiare il traguardo dei miei 40 anni 😀

Insomma, ne ho approfittato per un po' di meritato relax, ma tu continua pure a entrare nella mia stanza per condividere con me e gli altri i tuoi pensieri.


Alla prossima settimana!




venerdì 26 maggio 2017

Allarme Blue Whale!

Momento  difficile  per  i  genitori  di  tutto  il  mondo  che  in  questi  giorni  stanno  vivendo forte  apprensione  dovuta  alla  diffusione  della  notizia del “gioco”  online  Blue  Whale (balena  azzurra).  Il  gioco,  che  nasce  in  Russia,  adesca  ragazzini online, e, tramite manipolazione psicologica, ha portato ad oggi al suicidio 130 giovanissimi soltanto in Russia.

Il  gioco  prende  il  nome  dal  comportamento  istintivo  dei  balenotteri  azzurri che, una volta persi e impossibilitati a ricondursi al branco, si lasciano morire spiaggiati. Allo stesso modo, il gioco recluta ragazzini problematici e soli che, sottoposti a un prolungato  stress  psicologico,  arrivano  al  suicidio.  Le  varie “prove”, che  consistono per lo più in  atti  di  autolesionismo,  sono  condivisi  online  così come  l’atto  finale  del suicidio.

Il gioco è stato ideato da Philipp Budeikin, 22enne originario della Russia, studente di  psicologia, che dichiara di avere tentato di depurare la società da soggetti manipolabili che non avrebbero dato alcun apporto positivo in quanto “scarti biologici”.

martedì 23 maggio 2017

Il nostro diritto a star male "a modo nostro"


Avete mai sentito parlare di Dismenorrea? No? Beati voi!

La dismenorrea è un termine medico che indica la fase dolorosa che la donna attraversa durante il periodo mestruale.
In Italia la percentuale di donne che soffre di questa sindrome va dal 60 al 90%.

Badate bene, non si tratta di essere “nervosette” in quei giorni, ma di un vero e proprio dolore fisico invalidante che richiede apporto di antidolorofici.
 
All’estero hanno riservato un occhio di riguardo a questa situazione ed esistono aziende che permettono alla dipendente di assentarsi durante i giorni più difficili.
Ad esempio la Coexist di Bristol ha deciso di concedere un congedo a cadenza mensile notando, fra l’altro, grazie ad indagini interne, un notevole aumento della produttività femminile. Lo stesso colosso Nike ha inserito il congedo mestruale nel 2007 e così anche alcune aziende giapponesi e addirittura in Indonesia, Sud Corea e Taiwan.
 
Qualche giorno fa su Facebook mi sono imbattuta in un articolo che parlava della possibilità, in Italia, di esentare le donne dal lavoro nei primi giorni del periodo mestruale. Previa conferma che il soggetto soffra di dismenorrea, sia chiaro.
I commenti che ho letto mi hanno lasciato di stucco: “Siete ridicole!”, “Andate a lavorare”, “Volevate essere come gli uomini? E ora vi sta bene!”.


venerdì 19 maggio 2017

La società coltiva l'omofobia


Il 17 Maggio ricorre la giornata contro l’omofobia.
So già cosa molti di voi penseranno: “Ecco, ora dopo la festa delle donne, pure la giornata dei gay!”
No, non si tratta della festa dei gay. Si tratta della giornata contro la discriminazione dei gay!
E so ancora cosa molti di voi diranno: “eh sì, oggi come oggi non si può più dire una parola che uno è omofobo!” È vero che il politically correct rende tutti estremamente sensibili sull’argomento e, a volte, una parola buttata lì senza malizia può scatenare un inferno e farci accusare di essere xenofobi, razzisti e chi più ne ha più ne metta.
Eppure ancora esistono paesi come la Mauritania, il Sudan, l’Iran, lo Yemen e l’Arabia Saudita dove l’omosessualità viene pagata con la vita e altri dove atti di violenza contro i gay sono all’ordine del giorno (come la Cecenia).

La stessa civile Inghilterra non molto più di un secolo fa arrestò Oscar Wilde per omosessualità e costrinse Turing, creatore del primo calcolatore elettronico, alla castrazione chimica via iniezioni di estrogeni, trattamento che condusse lo scienziato alla depressione e al suicidio.
Nella mia esperienza personale ho sempre notato una forte avversione da parte dei miei amici uomini nei confronti degli omosessuali. Ai ragazzi non piace parlare di gay, sono terrorizzati all’idea di essere scambiati per gay e non gradiscono averne nelle vicinanze. Perché? Cos’è che tanto terrorizza gli uomini? Cos’è che li rende così sprezzanti verso un’inclinazione naturale tanto da definire spesso l’omosessualità una malattia?

martedì 16 maggio 2017

Mamma+padre+figlio = famiglia?


Questa è la foto di una famiglia italiana prima della guerra.
Sono tanti eh? Ai tempi, quando si parlava di famiglia, si tiravano in ballo nonni, nonne, zie, nuore, cognati, nipoti che vivevano non di rado tutti insieme sotto lo stesso tetto. Nelle campagne erano numerose le coppie che avevano fino a 15 figli!
Con l’introduzione dei metodi contraccettivi durante gli anni del boom economico, il numero dei figli si è ridotto drasticamente e il nucleo familiare vede sempre più di rado nonni, zii o fratelli condividere la stessa dimora.
Fino a una decina di anni fa, il modello più verosimile era quello composto da mamma, papà e un paio di marmocchi.
Il 15 maggio è stata la giornata internazionale della famiglia, ma è innegabile che oggi come oggi il concetto di famiglia risulti piuttosto controverso.
Quando festeggiamo la famiglia, cos’è che festeggiamo esattamente?

venerdì 12 maggio 2017

Io rubo sicuro!

Ma che bella notizia! Finalmente in Italia si è autorizzati a difendersi nel caso i ladri entrino in casa! Eh sì, perché fino ad ora, in molti casi, i cattivi erano i gioiellieri, i cassieri, i padri, che trovandosi di fronte a un ladro, prendevano l'iniziativa per difendere famiglie e attività!
Come dite?
Difesa sì, ma solo di notte?
Quindi, fatemi capire, se mi entra un ladro in casa di giorno devo offrirgli un caffè?
Che poi, scusate, ma che si intende per notte? Le ore di buio?

martedì 9 maggio 2017

Di padre in figlia

Martedì scorso è andata in onda su RAIUNO l’ultima puntata della fiction TV “Di padre in figlia”, protagonisti Alessio Boni, Cristiana Capotondi e Stefania Rocca.

La fiction, ambientata a Bassano del Grappa, racconta le vicende della famiglia Franza, composta dal padre, Giovanni, proprietario di una promettente distilleria, dalla moglie Franca, casalinga, tre figlie femmine e un maschio.

Il capofamiglia, Giovanni Franza, è un uomo dispotico: sbraita, urla, crea terrore in casa, tradisce la moglie alla luce del sole e non di rado minaccia di picchiare i componenti della famiglia.

venerdì 5 maggio 2017

Le ossa ai cani


Qualche tempo fa postai su Facebook questa foto che ritrae una giunonica Marylin Monroe a sinistra e un'eterea Megan Fox a destra, entrambe in costume da bagno.

Chiesi agli amici e ai contatti vari quale delle due preferissero e ho notato che gli italiani optavano per la snella Megan, gli stranieri per la procace Marylin.

martedì 2 maggio 2017

E non chiamatelo “troppo amore”!

La chiusura di una relazione, si sa, è una delle esperienze più traumatiche e dolorose che possano accadere nelle vita, specie se si è dalla parte di chi subisce la chiusura.

Sebbene i primi tempi dopo la separazione siano devastanti, è noto che il tempo, gentiluomo, guarisce tutte le ferite e, dopo mesi o anni, si è in genere di nuovo pronti per vivere un'altra storia d'amore e lasciare il passato alle spalle; approccio sano di fronte alla chiusura di un rapporto

A quanto pare, però, molti uomini oggigiorno non la pensano in questo modo e si sta diffondendo anche in Europa la barbara tecnica del vitriolage. Detta così potrebbe sembrare una tecnica pittorica. In realtà si tratta di una delle violenze più atroci possibili a discapito della donna: la deturpazione del viso con l’acido. E’ una tecnica già da tempo diffusa in India, Pakistan, Cambogia, Bangladesh, Kenya, Sud Africa e perfino in Hong Kong. Le sostanze possono essere acido solforico, acido nitrico, acido cloridico o altre sostanze che mangiano la pelle fino alle ossa.