Lo so, torno sempre sullo stesso argomento: molti diranno “ma non hai altro di cui parlare?” Sì, ci sarebbe un milione di cose belle di cui parlare (per fortuna), ma fino a quando ogni sera al TG dovrò ascoltare la notizia di uno stupro avvenuto in Italia, non mollo la presa!
Oggi vorrei tornare sul concetto di donna “disinvolta” in giro di notte da sola (noi italiane stiamo ancora aspettando con ansia il catalogo della donna disinvolta dal Senatore D’Anna; magari con il prossimo numero di Grazia, chi lo sa...). Per chi non fosse aggiornato sul concetto di “donna disinvolta” e “indomabili istinti primordiali”, ecco il link dove informarvi su come l’Italia trovi sagaci ed innovative soluzioni di fronte all’emergenza stupri: lo trovi qui.
Rimini, 26 agosto: turista polacca violentata da 4 uomini in spiaggia di sera. Quanti di voi sono nati e cresciuti in una città/paese della costa Adriatica? Forse non tutti sanno che per noi “Adriatici”, a cui la natura ha regalato chilometri e chilometri di meravigliosa spiaggia sabbiosa, è cosa usuale trascorrere serate in spiaggia con amici o vivere qualche romantico momento serale accompagnato dal frusciare delle quiete onde notturne. È un paradosso pensare di dovere avere paura in spiaggia di sera, dato che ci siamo cresciuti.
La turista polacca non stava facendo altro che tutto quello che noi italiani siamo abituati a fare, peraltro non era nemmeno da sola, l’unico errore è stato quello di venire in vacanza in Italia, imitare le nostre usanze facendo ciò che tutti noi avremmo fatto senza il minimo timore un mese fa.