martedì 29 agosto 2017

E le stelle stanno a guardare...


Il titolo dell’articolo di oggi è in realtà il titolo di un noto romanzo di Cronin pubblicato nel 1935 che racconta le drammatiche vicissitudini umane sotto un cielo stellato che osserva impassibile. 
Onestamente non credo che quelle belle e splendenti gemme lassù siano particolarmente interessate a degli esserini minuscoli e pasticcioni come noi, so invece per certo che noi esseri umani nutriamo un interesse millenario per le stelle. 
Anzi, sembra essere uno dei nostri passatempi preferiti, in particolare nel periodo dell’anno appena trascorso che va dalla fine di luglio fino al 20 agosto, quando con gli amici cerchiamo posti poco illuminati per osservare le stelle e, soprattutto, per scovare qualche stella cadente.
Queste ultime ci piacciono tanto perché la  tradizione insegna che, una volta avvistata una stella cadente, si può esprimere un desiderio e, se non lo si rivela a nessuno, allora verrà esaudito.

Ma cosa sono esattamente le stelle cadenti e perché ci regalano desideri? 


Esiste una cometa chiamata Swift-Tuttle che, ogni qualche centinaia di anni, ha piacere di far visita al nostro sistema solare e lascia dietro di sé meteore note più romanticamente come Perseidi perché appunto abitano la costellazione di Perseo. La Terra, ruotando intorno al sole, si avvicina alle Perseidi proprio fra la fine di luglio e il 20 agosto con un picco fra il 9 e il 13 agosto. Quando queste meteore entrano in contatto con l’orbita terrestre, la loro temperatura si innalza vertiginosamente sicché brillano fino a spegnersi creando quelle scie luminose che ci piacciono tanto. La storia un po’ triste è che purtroppo, dopo un breve momento di splendore che ci fa sognare, queste fuochi di luce sono destinati a morire portando con sé i desideri di migliaia di cristiani su questa terra. 

Ci sono diversi motivi per cui le stelle (che siano cadenti o meno) vengono associate ai desideri. I marinai nell’antichità affidavano alle stelle il loro desiderio di raggiungere la meta designata e, in quanto unico mezzo di orientamento, erano le detentrici del destino della navigazione e dell’equipaggio. Inoltre, non possiamo dimenticare San Lorenzo, santo festeggiato il 10 agosto, giorno dedicato per eccellenza all’osservazione delle stelle, che, martirizzato sui carboni ardenti, affidò la sua sorte alle stelle cadenti. Non a caso le lacrime versate dal santo durante le strazianti torture vengono accostate proprio alle stelle cadenti. La stessa parola “desiderio” deriva dalla locuzione latina “de siderum” che significa “sulle stelle”! 

A quanto pare le stelle hanno accolto nel corso dei secoli la speranza dei naviganti, l’ultimo appello di un santo martirizzato e chissà quanti altri pensieri, sogni, speranze... desideri di noi mortali. 

Come dice Cronin, le stelle stanno lì a guardare e noi raccontiamo loro i nostri segreti più intimi.   
Ma sì, forse è così che si deve fare, proprio come facevano i marinai secoli fa, esprimiamo i nostri desideri e poi... lasciamo fare alle stelle!

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