“... mi sa che mi sono innamorata ...”
“che bella notizia! Di chi?”
“uno...”
“eh ... e come si chiama?”
“ehm ... Cucciolo71!”
No so a voi, ma a me e’ capitato diverse volte di avere conversazioni di
questo tipo con amici o amiche che hanno letteralmente perso la testa per un
“amico di chat”.
Che sia facebook, skype, hangout, whatsapp la storia e’ sempre la stessa.
Si inizia con un “ciao, come va?” e si finisce per far diventare cucciolo71 il migliore
amico, unico confidente, amante virtuale, arrivando a trascurare impegni e
amici proprio come se si fosse in una vera e propria relazione. In molti
affermano di essersi pazzamente innamorati via chat di una persona che hanno
visto un paio di volte o addirittura mai, di cui non sanno nulla, a volte
nemmeno il vero nome. Il fenomeno e’ sempre piu’ frequente e porta molti
“innamorati” a trascorrere intere giornate davanti al pc a flirtare con
qualcuno che si trova nella stessa citta’ o dall’altra parte del mondo. Ci si
danno appuntamenti per sentirsi regolarmente, si conoscono i ritmi lavorativi e
quotidiani dell’altra persona, iniziano le prime gelosie, le scaramucce. Il
desiderio e’ presente, e la parte fisica del rapporto viene consumata solo con
l’immaginazione.
La domanda e’: si puo’ parlare di innamoramento in questi casi?
Esiste un grande dibattito in merito e gli stessi individui che si trovano
in questa situazione ammettono di trovarla paradossale seppur spesso incapaci
di chiudere la relazione.
Numerosi psicologi affermano che non si possa parlare di innamoramento
perche’ nella costruzione di questi rapporti viene a mancare la parte
sensoriale: la percezione della mimica, il tatto e l’odorato che sappiamo
essere l’elemento primo di attrazione fra due individui.
Sembra che questi amori telematici siano frutto di un processo di
idealizzazione da parte di individui scontenti o non socialmente abili che,
mossi da un grande bisogno di innamorarsi, si chiudono in casa e preferiscono
nascondersi dietro ad uno schermo e plasmare il partner secondo la proprie
aspettative. Tali situazioni vengono caldamente sconsigliate dato che, secondo
le statistiche, il processo di idealizzazione annega irrimediabilemente nella
delusione non appena si inizia a frequentare la persona dal vivo. In Italia
sembra che l’80% delle coppie nate sul web si separino dopo i primi incontri.
Ciononostante non va sottovalutato il fatto che il rapporto via chat e’
basato sulla comunicazione: il dialogo prende il sopravvento sull’attrazione
fisica che, se nasce in questi casi, e’ suscitata principalmente da un’intesa
mentale piuttosto che da una tempesta ormonale. Quante volte sentiamo di
relazioni, che, dopo un primo momento di fuoco e passione si chiudono proprio
per mancanza di cose da dire? Il sesso a volte piu’essere un’arma a doppio
taglio perche’ porta al coinvolgimento dei partner, senza che ci sia una vera
affinita’ dal punto di vista intellettuale ed e’ doloroso svegliarsi dopo
qualche mese scoprendo di avere uno sconosciuto che dorme dall’altro lato del
letto.
Del resto, che si voglia o no, anche quelle che si provano davanti ad un pc
sono vere e proprie sensazioni e, come tali, non possono essere sottovalutate o
tenute meno in considerazione rispetto a quelle che si provano di fronte ad un
uomo o una donna in carne e ossa.
Per quanto razionali si cerchi di essere, nonostante certezze di psicologi,
i numeri delle statistiche, dibattiti, condanne e assoluzioni, rimane sempre il
grande mistero dell’amore che nasce nelle situazioni piu’ improbabili, addirittura
attraverso il monitori di un pc e per un tenero “cucciolo 71”!
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