martedì 4 aprile 2017

Caro signore, stia tranquillo, che le donne Italiane ancora li vogliono i bimbi...

"Le donne di oggi non vogliono più stare a casa e fare i figli!"
Un Signore anziano pronuncia questa frase ad alta voce mentre gusta il suo espresso lungo con gli amici al bar. Seduta nel mio tailleur nero a un tavolino all’angolo, spizzico una brioches vuota, sorseggio il cappuccino e penso alla lunga giornata di lavoro che mi attende.
Ascoltando queste parole, abbozzo un triste sorriso.

Caro signore, lo so che lei è una brava persona, si vede. Ha trovato il “posto” che era giovane, si è sposato, si è preso cura di sua moglie, dei suoi figli, ha pagato le tasse, i contributi e ora è in pensione. Vede la vita con gli occhi della sua generazione e, forse, non lo sa più come girano le cose. Il fatto è, caro signore del bar, che le donne italiane oggi non possono stare a casa, non potrebbero nemmeno se volessero, perché uno stipendio soltanto non basta più per mandare avanti la baracca e si arriva a malapena a fine mese anche con due stipendi.

Quando sono incinte e con il pancione di otto mesi preferirebbero starsene a casa, vanno al lavoro lo stesso, addirittura fino al nono mese di gravidanza per avere più tempo possibile da trascorrere poi con il loro bimbo. Quando restano incinte devono stare ben attente a nascondere il loro stato a colleghi e conoscenti perché potrebbero essere licenziate con una scusa banale, perché la maternità costa e le aziende non la vogliono pagare!

Eh lo so, caro signore, anche le aziende hanno la loro parte di ragione. Perché pagare una che sta a casa a far niente? Ma accudire una nuova vita che viene al mondo significa davvero non far niente? Caro signore del bar, stia tranquillo, che le donne italiane ancora li vogliono i bimbi, eccome se li vogliono! È solo che non vogliono farli crescere senza poter dar loro tutto quello che lei ha potuto dare ai suoi di figli. Ci ha mai pensato a questo?

Finisco il mio cappuccino, pago ed esco dal bar pensando che mi piacerebbe stare a casa, ma oggi, come tutti i giorni, dovrò lavorare fino alle otto.

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