martedì 27 giugno 2017

Cosa si faceva alla fermata della metro?

Qualche giorno fa, a una fermata della metro a Vienna, mi sono guardata intorno e mi sono accorta che non c'era una singola persona che non avesse il proprio smartphone in mano (me compresa!). Voi direte: “Te ne sei accorta presto!”

No, beh, lo sapevo da un pezzo e non voglio fare la solita polemica “su quanto la vita fosse più bella quando non c’erano gli smartphone e la gente si parlava” anche perché sarei un pessimo esempio, dato che tengo in piedi la maggior parte delle mie relazioni tramite i social!

Mi sono soltanto chiesta: “Ma prima degli smartphone, che cavolo facevamo quando aspettavamo la metro, il tram, o il bus?”

Sì, c’erano i cellulari, ma non impiegavamo così tanto tempo per un SMS o una chiamata: con quello che costavano poi: Pensavamo? Chiacchieravamo? Leggevamo?


Qualche tempo fa, un mio amico, esperto nel settore dell'editoria, mi ha detto che gli smartphone sono uno dei motivi per cui in Italia i lettori di romanzi sono ai minimi storici. Non i kindle, non gli ebook, gli smartphone!

Effettivamente è molto più facile, in un contesto caotico come quello dei mezzi di trasporto, sfogliare facebook e cimentarsi nella lettura di brevi articoli: poco impegno e informazione immediata! Io stessa, ripensando ai miei tempi a Milano, circa 10 anni fa, quando le attese dei mezzi erano interminabili, tenevo sempre un libro in borsa e ora non lo faccio più! Lo smartphone ha convertito perfino una lettrice accanita come me!

Non che la cosa mi infastidisca, anzi, trovo interessante constatare come le abitudini sociali cambino in concomitanza con l’evoluzione tecnologica.

Però quel giorno, alla fermata della metro, mi sarebbe davvero piaciuto vedere una foto dello stesso identico momento della giornata, della stessa metro, scattata 15 anni fa!

E voi, cosa fareste alla fermata della metro senza uno smartphone?

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