martedì 11 luglio 2017

Paolo se ne va, ma Ugo resta!


Paolo Villaggio, noto scrittore e attore italiano, ci ha lasciato lo scorso 3 luglio. 
In molti conoscono il nome di Paolo Villaggio, ma sono certa che non ci sia anima viva in Italia che non sappia chi sia Ugo Fantozzi, personaggio da lui creato e interpretato. 

È probabile che anche chi non ha mai visto il film, citi involontariamente una delle sue battute o si riferisca a una scena nella vita quotidiana. Ugo Fantozzi infatti è entrato nelle case degli italiani, nel cervello degli italiani, tanto che spesso ci troviamo a dire “come è umano lei…, “Merdaccia!”, “… per i conti zio antonello!”, “tu mancia!”, “oggi ho con me la nuvoletta di Fantozzi!” senza nemmeno ricordare il contesto esatto del film. 

Del resto, quale italiano almeno una volta nella vita non si è sentito un po' Fantozzi?


Siamo tutti il prodotto della società che Paolo Villaggio mette a nudo, svelando con impagabile ironia falso buonismo, ipocrisia dilagante, convenzioni obbligate, tristi facciate di circostanza. 

Il  povero Fantozzi non è altro che l'Italiano medio che cerca di barcamenarsi nel marasma: in genere subisce e quando, raramente, cerca di alzare la testa, prende puntualmente un’altra scarica di mazzate!

Geniale lo spirito critico di Paolo Villaggio capace di denunciare la malattia sociale e individuale strappando al pubblico sonore risate. Il fatto è che, oggi più che mai, in un momento così drammatico, l’Italia avrebbe bisogno di un occhio come quello di Villaggio, avrebbe bisogno del Fantozzi del 2017 che si scontri con la disoccupazione, con la fuga di cervelli, con il problema immigrazione, con il terrorismo e la crisi europea.

Purtroppo, sembra che lo schermo italiano oggi offra soltanto opinionisti con tante chiacchiere in bocca e pochi capolavori in tasca!

Non smetteremo mai di ringraziare Paolo Villaggio per le risate, ma ancora di più per averci regalato il Ragionier Ugo Fantozzi, l’amico per eccellenza degli italiani che resterà sempre con noi!

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