Questo e’ uno di
quegli appuntamenti al buio che non possono non essere raccontati!
Penserete ad un
appuntamento Tinder senza foto o ad un incontro organizzato da amici di amici
di amici. No, si tratta di qualcosa molto piu’ appassionante...
Avete mai
sperimentato almeno una volta nella vostra vita il buio totale? Il buio vero,
quando non riuscite a vedere nemmeno la forma delle vostre stesse mani? Quando
all’occhio non arriva un cenno di colore o di luce (che e’ ben diverso dal
tenere gli occhi chiusi!).
Avete idea di
cosa si provi ad affidarsi soltanto al suono di una voce, ad un rumore, alla forma di un oggetto che potete intuire tramite
il tatto? Avete mai provato a versare un succo d’arancia in un bicchiere senza poter vedere ne’ il succo ne’ il bicchiere o a contare i soldi? Se doveste
avere in mano una manciata di monete, ma non poteste vederle, sareste in grado
di distinguere 2 Euro da 1 Euro o da 50 centesimi?
A Vienna, nel
primo distretto potete vivere l’esperienza del DIALOG IM DUNKELN (Dialogo al buio). L’esperienza consiste in un’ora
in cui si svolgono alcune attivita’ quotidiane nel buio piu’
completo, come nel caso di cecita’. Viene fornito un bastone bianco (simbolo di
riconoscimento per tutte le persone non vendenti al mondo) e i visitatori (nel
mio caso eravamo soltanto in due) vengono guidati attraverso un percorso
completamente buio, non privo di quotidiani piccoli ostacoli come gradini, muri,
balaustre, auto oppure in simulazioni di situazioni reali come
attraversare la strada, prendere un traghetto e ordinare qualcosa al bar. Gli
unici punti di riferimento sono la voce della guida e le sue indicazioni: “Seguire
il muro a destra, seguire la balaustra in legno a sinistra, ora troverete un
gradino a scendere, poi uno a salire...”. Il bastone e’ un aiuto enorme per
avere un' idea di cosa abbiamo davanti. Basta un attimo
per perdere l’orientamento, infatti, in quel buio, i concetti di avanti,
dietro, destra e sinistra perdono ogni significato. Ed e’ commovente pensare
che ogni giorno nel mondo ci siano persone non vedenti che vivono in un mondo
fatto per vedenti, che affrontano gradini, fanno la spesa, contano i soldi, e,
soprattutto, riescono a stare dentro a quel buio totale.
Quando la guida
(un ragazzo non vedente) ci ha riportato alla luce si e’ raccomandato di tenere
gli occhi bassi, sbattere le palpebre perche’ l’impatto con la luce avrebbe
potuto essere doloroso.
Io non ho fatto
nulla di tutto cio’: ho sgranato gli occhi non appena ho iniziato a distinguere
i primi bagliori e ho avuto un solo pensiero: “Grazie Dio, perche’ ci vedo!”
Dialog im
Dunkeln e’ un’esperienza che ruba soltanto un’ora della nostra vita, ma che la
arricchisce mille volte tanto. Consigliata a chi vive a Vienna e anche a chi,
da turista, vuole vivere un'esperienza nuova ed indimenticabile.
Segue il link
per chi fosse interessato:
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