25 Novembre: giornata internazione contro la violenza sulle donne.
Mi chiedo a cosa
serva se in Italia nel 2018 abbiamo avuto 94 vittime, di cui 32 casi di
femminicidio. L’ultimo caso di violenza proprio a Civitanova Marche dove meno
di due settimane fa un uomo ha lanciato dell’acido alla ex compagna e l’ha poi
accoltellata.
Pensi che certe
cose si sentano soltanto al tg e poi ecco che accadono proprio nel posto dove
sei nata, nel posto che credi piu’ tranquillo e sicuro nel mondo.
Ho letto diversi
post su facebook: c’e’ chi da’ la colpa a questi tempi moderni cosi’ frenetici,
chi addirittura ai social network come demonio del secolo, al fatto che le
persone oggi come oggi non parlano piu’ per colpa dei telefoni...
STRONZATE!
Le radici di
questo disastro affondano in un passato ben piu’ lontano. Gli uomini e le donne
viaggiano da circa 50 anni su due binari diversi! Le donne tendono sempre di
piu’ all’emancipazione, vogliono essere persone ancor prima che donne, vogliono
scegliere la propria vita ed esigono un rapporto paritario con il sesso
opposto. Gli uomini viaggiano sul treno di 50 anni fa: la donna e’ vista come
costola dell’uomo, come oggetto da possedere che puo’ esistere limitatamente
alle esigenze maschili, come satellite del maschio.
Ora mettete
insieme queste due vedute: che cosa ci si puo’ aspettare mettendo vicino due
entita’ cosi’ diverse?
L’uomo non
capisce piu’ quale sia il proprio ruolo e nel suo immaginario la donna non
puo’rifiutare un uomo che le fa l’onore di volerla.
Di fronte
all’inaccettabile rifiuto l’uomo ripiega sulla sua innegabile supremazia
fisica.
Di chi e’ la
colpa?
Di tutti e di
nessuno.
La colpa e’ di
due gruppi sociali che si stanno evolvendo parallelamente senza interazione.
La colpa e’ di madri
che ancora crescono i figli maschi come i principini di casa che non devono
rifare il letto, tanto ci pensa la sorella che li deve servire in tutto!
Questo retaggio
appartiene ad un passato Italiano (e non solo) in cui la presunta superiorita’
maschile era palese perfino nel codice penale fino a meno di 40 anni fa!
Nel codice
penale Italiano fino al 1981 vigevano leggi come il matrimonio riparatore, il
delitto d’onore per non parlare del fatto che l’adulterio femminile fosse
punito con un anno di reclusione, quello maschile con un giorno!
E cosa pensate,
che bastino 40 anni per cancellare un modello sociale perdurato per secoli?
Pensate davvero
che stili di vita e aspettative differenti di uomini e donne possano convivere,
in particolare se si parla di due esseri umani che si suppone debbano
condividere la casa, mettere al mondo e crescere dei figli?
Che cosa volete
che accada? Una deglagrazione! Ecco cosa accade! E via le violenze, e via i
femminicidi!
La donna si e’
emancipata ed e’ andata avanti per conto proprio. L’uomo abituato ad essere
l’indiscusso principino di casa esce e non trova piu’ la mamma che lo venera,
ma una donna che gli dice “Non ti voglio”, “Voglio lavorare e fare carriera!”,
“Mi piace il sesso!”, “Ho amici uomini”, “Parto per un viaggio” oppure trovano,
non sia mai, una donna che guadagna piu’ di loro!
All’uomo cosa
succede? Che gli prende una sincope! Ecco cosa succede!
E smarrito si
chiede:
“Ma come? Mi
avevano detto che la donna e’ fatta per compiacermi, per accudirmi, per
risolvere i miei problemi!”
E invece si
trovano davanti un essere che ha degli hobbies, indipendente, autonomo che non
chiede di essere salvata, ma solo di essere lasciata libera nelle sue
decisioni!
“Una donna si
pemette di lasciarmi? Ma come? A me
hanno sempre detto che una donna non puo’ vivere senza di me! Una donna non
puo’ vivere senza un uomo!”
Di fronte a
questa presa di coscienza ci sono due possibilita’: o l’ uomo se ne fa una
ragione e si adatta seppure a fatica oppure da’ di matto uccidendo, picchiando,
facendo violenza psicologica per riportare la donna sulla sua orbita
satellitare intorno a se.
Non sono i
social il problema, credete a me! 50 anni fa i social non esistevano eppure
fatevi raccontare come vivevano le vostre madri o le vostre nonne: potrei
portare testimonianze di donne costrette a vivere una vita che hanno detestato
solo perche’ impossibilitate a contrariare il marito!
Ma ringraziamo
piuttosto i social e i mezzi di comunicazione che permettono a molte donne di
rivolgersi a case-aiuto, gruppi di ascolto, di contattare altre donne nella
stessa condizione!
Dove si puo’
agire?
Quello che serve
oggigiorno e’ un vero e proprio processo di integrazione!
Si parla tanto
di integrazione, va tanto di moda questa parola quando parliamo di diverse culture
e queste non sono forse due diverse culture?
E sapete da dove
inizia l’integrazione? DAI BAMBINI!
Poco c’e’ da
fare per le vecchie generazioni (nemmeno troppo vecchie), ma tutti voi che
avete figli potete fare qualcosa ORA.
Fate giocare
bambini e bambine insieme, lasciate che i maschietti a scuola siano amici delle
femmine, non crescete i maschi come piccoli gradiatori adoranti i calciatori,
insegnate loro il rispetto per LA PERSONA in primis, l’eguaglianza e insegnate
loro ad apprezzare le capacita’ intellettuali del sesso femminile.
Non date loro
un’ immeritata posizione privilegiata in famiglia, fate loro capire che le
sorelle sono come loro e hanno lo stesso diritto di esistere e di avere voce in
capitolo nelle decisioni familiari.
Create un gioco
di squadra.
C’e’ da pulire?
Si fa insieme!
C’e’e da
cucinare? Si fa insieme!
Non e’ solo la
mamma che tornata a pezzi dal lavoro deve mettersi ai fornelli mentre il papa’
sta stravaccato sul divano!
Non lasciate che
siano sempre la mamma o le sorelle a risolvere i problemi del maschio in casa,
spronate i vostri figli a non pretendere l’aiuto di una donna, semmai a
chiederlo con gentilezza e a contemplare un “no” come risposta, a comprendere
che la mamma a volte non ha voglia di fare il bucato e che la sorella non ha
sempre voglia di stirare, proprio come loro!
E non crescete
le vostre figlie come serve, perche’ un giorno crederanno che sia normale
essere prese a calci in culo da un uomo e potrebbero essere le prime ad essere
vittime di violenze o a lasciarci la pelle!
Per favore,
tirate su uomini e donne che si ascoltino.
Tirate su donne,
non schiave!
Tirate su
uomini, non eterni bambini!
Tirate su uomini
non abbiano paura di avere accanto una donna che sia al loro stesso livello
economico e sociale, abbastanza forti e rispettosi da gestire un rifiuto.
Tirate su VERI
UOMINI e non ci sara’ piu’ bisogno della giornata internazionale contro la
violenza sulle donne!
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